miércoles, 25 de marzo de 2009

Lettera di un emigrante

Cari compagni,
pubblico la lettera di un emigrante alla sua famiglia che ho scritto per la prova di italiano.


Carmela

Carissima Gianna,

sono
già passati cinque mesi da quando sono partito.
Vi racconto con moltissima emozione e allegria che ho trovato un bel lavoro come
minatore vicino a Genova, in un paesino molto carino dal nome strano.
La miniera è molto luminosa, spaziosa e areata e mi piace molto.
Immagino la tua faccia d'emozione al leggere questa lettera. È la sesta che scrivo in questo mese, ma appena avevo mandato l'ultima mi sono reso conto che avevo scritto male l'indirizzo in tutte le altre lettere.
Qui tutto è più verde, ma il cielo del nostro paesino è cento volte più chiaro.

Come stanno Peppe, Peppino e Peppone? Mi mancano tantissimo! Sono sicuro che tutte le cosette che gli porterò gli piaceranno da morire.
Peppone mangia ancora insetti come sempre? Come sta il nonno Antonio? Ricordo che ti confondeva sempre con una famosa diva di Hollywood.
Ho fatto tre amici: Francesco, Franco e il prof. Grammaticus, che non ci vuol dire il suo nome. Lui è molto studioso e sa cinque lingue!

Tornerò il più presto possibile. Baci e abracci a tutti, mi mancate tantissimo.

Giorgio


No hay comentarios.:

Publicar un comentario